Una nuova frontiera si è venuta a creare con il sopraggiungere del nuovo coronavirus: l’era della sanificazione 2.0.
Comprendiamo il momento difficile dovuto allo stato di pandemia. Ma nel nostro lavoro operiamo sempre alla tutela dei clienti. E ci spiace molto che una situazione di difficoltà porti allo sfruttamento ed abuso di principi con i quali tali processi non han niente a che vedere.
Cos’è la sanificazione?
Vediamo alcuni punti interessanti per chiarire questo aspetto, trattato molte volte anche dai giornali in maniera un po’ troppo superficiale.
Sanificare una superficie o sanificare un ambiente è l’operazione combinata di detersione e disinfezione, che se condotte in modo appropriato, consentono di eliminare una parte notevole di microrganismi.
Per detersione si intende pulire la superficie di un corpo asportandone le impurità e le secrezioni. La disinfezione invece interessa qualunque azione o fenomeno che porta all’eliminazione dei microrganismi. E’ importante sottolineare che l’operazione di detersione deve essere sempre eseguita prima della disinfezione.
La sanificazione prevede dunque tutti quei trattamenti di natura fisica, chimica e biologica, che sono effettuati affinchè una superficie risulti pulita fisicamente (cioè priva di sporco visibile), chimicamente (cioè priva di residui di sostanze utilizzate nel trattamento), biologicamente (cioè che il numero e il tipo di microrganismi inizialmente presenti siano ridotti ad un livello accettabile).
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La sanificazione Anti-Covid
La sanificazione 2.0 è esattamente uguale alla precedente 1.0!
C’è sempre una detersione ed una disinfezione.
Le indicazioni che ci vengono fornite sono sulla tipologia del principio presente nel disinfettante da utilizzate (con percentuali variabili a seconda che si tratti di strutture sanitarie o non) ovvero a base di cloro o etanolo. Niente di più e niente di meno.
E’ sufficiente far venire la ditta esterna, accendere il macchinario vaporizzante per sanificare l’ambiente? No.
Ma sono obbligato a sanificare?
“L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali e ambienti.”
Devo necessariamente rivolgermi a ditta esterna?
Non è presente alcun riferimento sull’obbligo (o raccomandazione) di affidare la pulizia e sanificazione ad impresa specializzata.
Unica condizione stringente presente è quella di svolgere tali operazioni secondo le indicazioni del Ministero della Salute, come da Circolare n.5443 del 20 marzo 2020, nei seguenti casi:
- Alla riapertura delle aziende ubicate in aree geografiche a maggiore endemia
- Nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti
- Presenza di una persona Covid-19
Chi è in regola per la sanificazione?
la ditta deve essere iscritta a un elenco speciale presso la Camera di commerciale competente che attesta il rispetto dei requisiti stabiliti dalla legge 82/94, attuata con il Dm 274/97; deve avere un responsabile tecnico che adegua il tipo di intervento e i prodotti da impiegare alla situazione. Tutte le attività di pulizia lo sono? No. Dal punto di vista legale il datore avrebbe un bel pezzo di carta e nient’altro.
Se si decide di effettuare la sanificazione internamente si raccomanda di definire e documentare una procedura interna che definisca a dovere chi lo fa (previa valutazione sulla sua idoneità), con quali prodotti, quali modalità, quali misure di prevenzione e protezione sia individuali che collettive.
A supporto della verifica delle corrette procedure di sanificazione è possibile rivolgersi a laboratori accreditati per effettuare analisi sulle superfici e certificare l’assenza di microrganismi.
E nella tua azienda come state affrontando questa situazione?
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