Analisi microbiologiche aria

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Gli agenti microbiologici presenti all’interno degli edifici, vengono aerotrasportati dai movimenti convettivi dell’aria sotto forma di bioaerosol, legandosi a polvere, particelle liquide o altri contaminanti naturalmente presenti, con conseguente rischio, per gli occupanti, di esposizione per via inalatoria, per contatto con superfici od oggetti contaminati o per ingestione.

L’interesse per la misura della contaminazione microbica dell’aria si è particolarmente sviluppato negli ultimi trent’anni. Questo interesse nasce dalla consapevolezza che i microrganismi aerodiffusi abbiano, come per gli inquinanti chimici classicamente misurati, potenziali effetti nocivi sulla salute degli occupanti. 

L’aria rappresenta il veicolo attraverso cui gli agenti microbici (quasi sempre aggregati tra loro o a particelle inerti in sospensione) si muovono nell’ambiente, raggiungono le superfici e vi si depositano. Infatti, l’aria contiene un gran numero di microrganismi e rappresenta il mezzo responsabile della loro trasmissione o dispersione. 

Possono essere componenti del bioaerosol frammenti vegetali e cellulari, batteri, funghi, virus, parassiti, spore, presenti come particolato, e composti organici liquidi o volatili, tra cui sottoprodotti del metabolismo microbico.

Le tipologie di parametri microbiologici

I parametri microbiologici per un’analisi quantitativa di base sono rappresentati da:

  • Carica batterica psicrofila: batteri con crescita intorno ai 22°C (intervallo 15-30°C), considerati indicatori di contaminazione microbica ambientale.
  • Carica batterica mesofila: batteri con crescita intorno ai 37°C (intervallo 25-40°C), considerati indicatori di contaminazione di origine umana o animale.
  • Carica fungina: comprendente muffe e lieviti, indicatori ambientali molto importanti, in quanto sono molto spesso correlati ad un’elevata umidità e polverosità, ridotta ventilazione e scarsa qualità dell’aria e problematiche nelle strutture edilizie.

Per valutare la contaminazione degli ambienti indoor ad opera di microrganismi è possibile effettuare dei monitoraggi ambientali che vengono eseguiti prelevando, dall’aria o dalle superfici, dei microrganismi e facendoli moltiplicare su idonei terreni di crescita.

Le caratteristiche del monitoraggio ossia la sua durata, i parametri da ricercare la sua periodicità e le tecniche da impiegare sono influenzate dalla destinazione d’uso degli ambienti e dalle tipologie di inquinanti che si presume possano essere presenti.

Le tipologie di campionamento dell’aria: attivo e passivo

Il campionamento attivo è eseguito attraverso l’uso di una apparecchiatura portatile una quantità misurata di aria è aspirata in un coperchio sotto il quale è collocata una capsula petri contenente terreno agarizzato.

Il campionamento passivo prevede l’ impiego di piastre Petri di sedimentazione. Viene tolto il coperchio della capsula Petri contenente il terreno di coltura agarizzato sterile, in modo che la superficie dell’agar rimanga esposta all’aria per un tempo definito.

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