Alberghi, Hotel, bed&breakfast e agriturismi sono sottoposti alla medesima normativa nazionale ed europea riguardante la sicurezza nei luoghi di lavoro ex 626/94 ora D.Lgs 81/08, che prevede per ognuno di essi e per i rispettivi responsabili l’osservanza dalle leggi in materia con lo scopo di prescrivere misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attività privati o pubblici.
Rischi per comparti alberghieri
Il D.Lgs 81/08, nell’art 28 c.2f, stabilisce esplicitamente che la valutazione di rischi deve essere effettuata considerando singolarmente le diverse mansioni.
Addetti servizi di ricevimento
Il compartimento degli addetti ai servizi di ricevimento, per esempio gli uscieri, i receptionist ed i facchini, sono esposti a rischi di natura ergonomica per il mantenimento di posture erette per tempi prolungati, a rischio di aggressione anche in considerazione degli orari di lavoro (orari notturni) e del contatto frequente con il pubblico, al rischio da Stress Lavoro Correlato in relazione al frequente contatto con i clienti anche di culture e lingue diverse, al rischio dovuto a sollevamento di carichi e di movimenti ripetuti, piuttosto che al rischio rumore.
Addetti ai servizi logistici
Gli addetti al comparto dei servizi logistici sono esposti, per esempio, a rischi di natura chimica ed a quelli dovuti all’utilizzo di macchinari (addetti lavanderia e pulizie) piuttosto che ai rischi di cadute (personale di sala).
Altri lavoratori
All’interno di una struttura alberghiera inoltre trovano lavoro addetti alle cucine, esposti quindi a rischi da taglio o da temperature elevate, addetti amministrativi impiegati negli uffici (rischio VDT) ed in alcuni casi addetti ai servizi alla persona (beauty farm, palestra, piscina) ognuno esposto a rischi particolari legati alla natura del servizio erogato.
Prevenzione Incendi
Uno dei temi più importanti in materia di prevenzione è quello relativo alla gestione dell’antincendio; una struttura ricettiva alberghiera infatti deve essere considerato un luogo da tutelare sia per gli operatori che vi lavorano, che per gli ospiti che la frequentano.
Per definire le regole di prevenzione, le attività vengono classificate in base al numero di posti letto e alla massima quota dei piani.
In base a queste variabili si stabilisce la strategia antincendio, la tipologia di compartimentazione e la gestione della sicurezza antincendio.
Prevenzione e Formazione
Parlando di prevenzione, in tema di strutture ricettive turistiche, è indispensabile sottolineare come anche in questo ambito sia fondamentale un’efficiente ed efficace formazione di tutti gli addetti, ognuno per le proprie mansioni specifiche.
Come già accennat,o parlando di prevenzione incendi, all’interno di una struttura alberghiera vanno considerati sia i rischi a cui sono esposti i lavoratori, come descritto nel paragrafo di cui sopra, che quelli a cui sono esposti gli avventori.
Formazione ed addestramento quindi assumono efficacia se già gli operatori ne recepiscono e assimilano i contenuti in maniera completa, in modo da poterne eventualmente attuare meccanicamente le disposizioni ed i comportamenti, in caso di emergenza.
Più che in altri ambiti quindi risulta importante effettuare efficacemente valutazioni di apprendimento, in maggior misura dal momento che spesso gli operatori sono stagionali, e quindi la formazione erogata nel corso della stagione precedente va necessariamente ripetuta e adattata in modo da rinnovarla e da trasmetterla in un contesto attualizzato ad eventuali nuovi assunti.
Alcuni suggerimenti pratici
Cosa fare per favorire la prevenzione:
- letti: “ruote idonee alla pavimentazione; possibilità di sollevamento (a pedale…); sostituzione materassi;
- carrelli: ruote idonee alla pavimentazione; evitare il sovraccarico; percorsi in piano e non maggiori di 60/80 mt; manutenzione;
- rigoverno camere: tempistica adeguata; utilizzo ausili/elettrodomestici (scale, battitappeto, …);
- percorsi e attrezzature: abbattimento barriere architettoniche; conformità delle attrezzature”.
Veniamo ai prodotti per la sanificazione e al rischio chimico.
Questo rischio è un “rischio presente ma spesso sottovalutato”, con la conseguenza per i lavoratori di “intossicazioni acute e allergie”.
Queste le possibili misure di prevenzione:
- formazione: precisa e puntuale (difficoltà linguistiche);
- utilizzo di DPI idonei (non in lattice);
- corretto utilizzo dei prodotti”.
E riguardo ai prodotti per la sanificazione si sottolinea:
- l’importanza delle schede tecniche di sicurezza;
- “l’attività di mescolamento di prodotti acidi (HCl o Muriatico) e basici (Ipoclorito di Na+ o Candeggina)”: la reazione “sviluppa vapori di cloro molto aggressivi per la cute (pH 5.5), mucose oculari e rinofaringee”.
In merito alla ristorazione si sottolinea innanzitutto che “non in tutti gli alberghi è presente questo reparto” e che i lavoratori “sono esposti a eventi infortunistici peculiari anche in funzione della loro qualifica:
- ustioni dovute a rovesciamenti di acqua/olio caldi;
- ferite da taglio con attrezzi taglienti (coltelli, affettatrici);
- cadute accidentali”.
Senza dimenticare le patologie da sovraccarico dell’arto superiore.
Importante soffermarsi infine anche sull’infortunio biologico. E’ uno dei rischi che è necessario valutare con attenzione, anche in questa attività lavorativa, è il rischio biologico, ad esempio con riferimento alla presenza di insetti infestanti o di microrganismi che possono causare la legionellosi da Legionella.
Infatti in hotel bisogna prestare attenzione a:
- Generazione di aereosol, quali SPA, locali per il benessere, fitness center
- Vasche con idromassaggio, piscine con cascate d’acqua
- Temperature dell’acqua compresa tra 20°C e 50°C
- Utilizzo discontinuo di rami dell’impianto
- Camere per i clienti con docce
- Impianti di condizionamento
La valutazione del rischio biologico legionellosi è lo strumento fondamentale che permette al datore di lavoro di tutelare la salute sia dei lavoratori sia degli ospiti.
Alcune misure di prevenzione:
- “dotare il personale di pinze per asportare i taglienti;
- evitare di vuotare i cestini dei servizi igienici direttamente con le mani;
- informare sempre la governante dell’evento e attenersi alla procedura di intervento”.
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