Canna fumaria Vs Cappa a carboni attivi

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La canna fumaria del locale è un bel cruccio per chi lavora o intende lavorare nel campo della ristorazione. Per quel che riguarda la legge, da anni va avanti un dibattito sulla tipologia d’impianti consentiti, che mette in contrapposizione attività, Comuni e ASL.

Come puoi immaginare, se il tuo locale non è già dotato di una canna fumaria, devi chiedere tutta una serie di autorizzazioni, permessi e pareri. Venire a capo della faccenda può essere piuttosto complicato per via delle numerose richieste e dei tempi di risposta dei vari enti coinvolti.

La canna fumaria nel ristorante è un elemento che è sempre importantissimo, perché permette al tuo locale di eliminare i fumi e gli odori che, inevitabilmente, si sviluppano in cucina durante la cottura dei cibi. La presenza di una canna fumaria in regola è necessaria per tutelare la salute delle persone che frequentano il ristorante, chi vive nello stabile dove si trova il locale (o nelle sue immediate vicinanze) e più in generale l’ambiente.

Però c’è un però: la normativa italiana è piuttosto farraginosa, piena di regole, cavilli legali e richieste che variano da città in città. Confusione, interpretazioni non chiare e problemi vari sono perciò sempre dietro l’angolo.  

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Cosa dice la normativa sulla canna fumaria?

Diverse leggi regionali nel corso degli anni hanno “sdoganato” l’utilizzo di canne fumarie alternative imponendo ai Comuni di scrivere un regolamento per decidere se e come potevano essere utilizzate.

La cappa a carboni: la sentenza

Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 5870/18 dell’11/10/18 ha sancito per la prima volta la superiorità  degli impianti a carboni attivi rispetto alle canne fumarie.
La sentenza si dilunga nello stabilire come la CTU spiegata nel giudizio abbia dimostrato che tali moderni impianti provvedono a depurare i fumi che, invece, con il tradizionale sistema di smaltimento della canna fumaria, vengono meramente aspirati ed immessi al di fuori degli esercizi.

Infatti i funzionari dell’Ispra hanno accertato che:

  •  Gli impianti a carboni attivi non solo sono concessi, ma anche preferibili, perché più economici e rispettosi dell’ambiente, in quanto consentono di ridurre le emissioni in atmosfera. Nello specifico, con l’approvazione dell’art. 64 bis comma 2: “è possibile installare apparati tecnologici differenti … qualora sia stabilita, dagli enti competenti, l’incompatibilità del condotto della canna fumaria con la tutela o la salvaguardia degli edifici e dei contesti urbani di pregio artistico – architettonico …”.

Facile intuire, quindi, che i ristoratori possono avvalersi, non solo delle tradizionali canne fumarie per l’eliminazione dei fumi, ma anche di tecnologie innovative come i carboni attivi. Un’ottima notizia perché a guadagnarci è sia l’imprenditore e sia l’ambiente.

Per qualsiasi informazione e ricevere una consulenza per l’apertura di un’attività, rivolgiti agli esperti di DELTACONTROL SRL, che sono in grado di consigliarti su tutte le tematiche tecniche dal punto di vista igienico sanitario per il tuo locale. 

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